Un percorso culturale ed enogastronomico alla scoperta dell’Etruria meridionale. Borghi affascinanti e luoghi dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Il giusto itinerario per lasciarsi guidare dal format di street food di “30 km di Gusto” …
Sulle coste dell’Etruria meridionale approdavano i sapori del mondo. Prima che Roma fosse impero, l’Italia coltivava già il piacere di una cucina varia e gustosa, grazie ad ingredienti generosi e genuini. Gli stessi che dall’Etruria Meridionale porta nel cuore della penisola il food truck di 30Km di gusto. Un viaggio nel senso letterale del termine, su strade perse in un paesaggio affascinante, fino al cuore di luoghi con una grande tradizione enogastronomica.
30 km di gusto è un progetto costruito in piena pandemia per volontà di 4 soci legati, per motivi diversi, al territorio dell’Etruria meridionale: un territorio ricco di storia e bellezza, dove la cultura etrusca raggiunse il massimo sviluppo dando vita alle migliori produzioni artistiche del tempo. Anche grazie a una ricca e fiorente rete di commerci che dai porti della costa trasferiva in tutto il mondo i sapori del centro Italia.
30 km di gusto nasce con la riscoperta di questo impegnativo e generoso intento: far conoscere i prodotti, le aziende ed i territori della zona con un format innovativo. Con il Food Truck – un vero e proprio camion ristorante pieno di eccellenze enogastronomiche – 30km di gusto fa viaggiare i suoi clienti attraverso i luoghi e l’enogastronomia di un territorio speciale.
Ma c’è di più: il progetto di 30km di gusto vuole dare un aiuto concreto alle piccole aziende che hanno subito un duro colpo durante la pandemia, mentre hanno più volte manifestato l’interesse di fare rete e di farsi conoscere. Lo spiega uno dei quattro soci fondatori, Marina Morelli, già Event Manager e responsabile del Castello di Ceri, nel comune di Cerveteri.
Indice degli argomenti
- Dalla crisi in tempo di covid al food-truck di 30km di gusto. Come siete arrivati così lontano? “Con il brand “30 km di Gusto” è partito un progetto imprenditoriale di cui si sentiva tanto la necessità durante il 2020. La pandemia ha palesato problemi esistenti e grazie all’analisi svolta in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Cerveteri e la Rete di Imprese RIBOMAR è nato un progetto “Task Force per le Attività Produttive” con il compito di assistere e capire le necessità delle piccole aziende del territorio. Il progetto, che si è concluso ad ottobre 2020, prevedeva due finalità: la prima fornire un aiuto immediato alle aziende di carattere legale, finanziario, commerciale ma anche psicologico; la seconda, delineare un rapporto sulle esigenze collettive e sulle possibili soluzioni. Insieme ad altri professionisti del settore abbiamo deciso di dar vita alla società MX4 e riuscire in maniera snella, veloce e professionale ad affiancare gli imprenditori e i produttori del settore enogastronomico del territorio.
- Come incontrate il vostro pubblico e con quali obiettivi? La nostra Mission è molto semplice: generare una rete di vendita virtuosa legata al prodotto e contestualizzata al suo territorio di produzione, attraverso attività di smart marketing con azioni online e offline. La società MX4, ideatrice e proprietaria del marchio “30 Km di Gusto”, promuove il brand attraverso i social media marketing, il blog, le interviste, gli show cooking. Per quanto riguarda l’attività di vendita vera e propria, viene effettuata attraverso il nostro Food Truck che presenzia fiere, mercati, eventi pubblici e privati.
- Come mai un Food Truck? Quale mezzo di promozione migliore! Contemporaneo, dinamico, di veloce consumo ed accessibile a tutti. La scelta di un Food Truck non è stata casuale, avremmo potuto scegliere altri modi per promuovere il territorio e i suoi prodotti, ma questi non ci avrebbero permesso di “stare tra la gente” di vivere insieme al consumatore mentre compra e sperimenta il territorio. Il Food Track è giovane e di moda, possiamo rivolgerci ad un pubblico più ampio e diffondere il nostro messaggio: tornare a vivere il territorio, il piccolo produttore e scegliere prodotti di qualità.
- Cosa propone il Food Truck? Prodotti del territorio presentati attraverso una cucina “smart” con panini gourmet legati alla tradizione ma rivisitati in chiave contemporanea. La cucina è affidata al giovane e talentuoso Chef Marco Di Battista
- Ceri
- Cerveteri
- Allumiere
- Tolfa
- Santa Marinella
Dalla crisi in tempo di covid al food-truck di 30km di gusto. Come siete arrivati così lontano?
“Con il brand “30 km di Gusto” è partito un progetto imprenditoriale di cui si sentiva tanto la necessità durante il 2020. La pandemia ha palesato problemi esistenti e grazie all’analisi svolta in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Cerveteri e la Rete di Imprese RIBOMAR è nato un progetto “Task Force per le Attività Produttive” con il compito di assistere e capire le necessità delle piccole aziende del territorio. Il progetto, che si è concluso ad ottobre 2020, prevedeva due finalità: la prima fornire un aiuto immediato alle aziende di carattere legale, finanziario, commerciale ma anche psicologico; la seconda, delineare un rapporto sulle esigenze collettive e sulle possibili soluzioni. Insieme ad altri professionisti del settore abbiamo deciso di dar vita alla società MX4 e riuscire in maniera snella, veloce e professionale ad affiancare gli imprenditori e i produttori del settore enogastronomico del territorio.
Come mai un Food Truck?
Quale mezzo di promozione migliore! Contemporaneo, dinamico, di veloce consumo ed accessibile a tutti. La scelta di un Food Truck non è stata casuale, avremmo potuto scegliere altri modi per promuovere il territorio e i suoi prodotti, ma questi non ci avrebbero permesso di “stare tra la gente” di vivere insieme al consumatore mentre compra e sperimenta il territorio. Il Food Track è giovane e di moda, possiamo rivolgerci ad un pubblico più ampio e diffondere il nostro messaggio: tornare a vivere il territorio, il piccolo produttore e scegliere prodotti di qualità.
Cosa propone il Food Truck?
Prodotti del territorio presentati attraverso una cucina “smart” con panini gourmet legati alla tradizione ma rivisitati in chiave contemporanea. La cucina è affidata al giovane e talentuoso Chef Marco Di Battista
E sulle tracce del seducente Truck, andiamo a scoprire i luoghi simbolo delle proposte enogastronomiche, nell’etruria meridionale. Partiamo da Ceri, dove il truck ha preso vita e dove tutto è cominciato per arrivare a Santa Marinella, proprio su quelle coste che aprivano i commerci al Mediterraneo.
Ceri
Il suggestivo borgo medievale di Ceri è arroccato su una roccia tufacea molto significativa a livello geologico. All’interno del borgo si può visitare il Santuario della Madonna di Ceri risalente al 1200, perdersi per le suggestive stradine ed infine visitare il meraviglioso Castello conosciuto come Palazzo Torlonia, dove, nell’incantevole giardino, si può trovare, talvolta, il Food Truck 30 km di gusto e le sue eccellenze.
Cerveteri
A Cerveteri è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, tra le più antiche, presumibilmente costruita sui resti di un tempio etrusco e la Chiesa di sant’Antonio Abate realizzata nelle vicinanze della cinta muraria. Altra attrazione è senza dubbio il Castello Ruspoli, posto nel cuore del centro storico. La rocca duecentesca della forma tipica dei castelli medievali, conserva nel complesso la torre poligonale e la torre dell’orologio. Molto interessante il Museo Nazionale Cerite dove troviamo lo sviluppo delle necropoli etrusche ceretane ed i reperti rinvenuti durante gli scavi.
Tappa obbligatoria a Cerveteri è poi la Necropoli etrusca della banditaccia che grazie alla sua importanza come esempio dell’architettura domestica etrusca è stata riconosciuta Sito Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2004. E’ la Necropoli più estesa del Mediterraneo: un complesso tufaceo di circa 100 ettari. Venne denominata così in quanto, nell’ottocento, i proprietari terrieri di Cerveteri misero al “bando”, cioè affittarono, questa zona alla popolazione locale.
Nelle immediate vicinanze possiamo sostare per un pranzo rigenerativo presso il ristorante del Casale di Gricciano, immerso nel verde e a conduzione familiare, che fa viaggiare i suoi sapori sul food-truck. Il Casale offre anche diverse escursioni ed attività didattiche. Nella scoperta dei gusti del territorio non mancherà il vino da acquistare nella Tenuta Tre Cancelli. Mentre si può provare l’esperienza a contatto con la natura in un verso apiario presso l’azienda apistica Il Fuoco e l’operaia
Allumiere
Proseguiamo sui Monti della Tolfa, ricchi di minerali e con un grande interesse naturalistico.
Come indica il nome Allumiere deve la sua nascita alla scoperta del minerale di allume, impiegato per la lavorazione di pelli, tessuti e medicinali. Il fondatore fu il banchiere senese Agostino Chigi il quale, appaltatore delle miniere di allume della zona, fece costruire il nuovo stabilimento, l’acquedotto e le abitazioni per i minatori. Il borgo ci accoglie con il Fabbricone, grande casa operaia costruita nel 1500, il Municipio e la grande Camera Apostolica con il “Museo civico Klitsche de La Grange” dove si raccontano le trasformazioni dei Monti della Tolfa, dalla preistoria all’età moderna.
Tolfa
Il centro storico di Tolfa è molto caratteristico. Un insieme di vicoli e piazze fermi nel tempo con panorami meravigliosi. Da Piazza Vittorio Veneto, grazie ad un’ampia balconata, è possibile ammirare una buona parte della campagna tolfetana e, nei giorni di cielo limpido, si possono scorgere Roma e gli Appennini. In piazza risiedono anche Palazzo e Villa Comunale: si tratta del Palazzaccio, sovrastato dalla Torre dell’orologio. L’itinerario che passa sotto l’arco del Palazzo della Ragione porta fino alla Rocca di Tolfa. Da non perdere la Collegiata di S.Egidio, il Convento dei Cappuccini e il santuario della Madonna della Sughera.
Santa Marinella
Santa Marinella ha molto da offrire sia sotto il profilo del relax con le sue larghe spiagge, sia sotto il profilo artistico e culturale grazie alla presenza di numerosi siti archeologici. Una città amatissima dagli antichi romani per ritrovare il benessere grazie allo iodio. Molto affascinante il sito archeologico di Pyrgi, uno dei più antichi scali portuali del Tirreno che si sviluppa su una superficie di oltre 10 ettari intorno al porto, frequentato soprattutto da naviganti e commercianti greci e fenici.
Possiamo ammirare la Villa Romana delle Grottacce, antica villa dedicata all’otium risalente all’età imperiale e la grande peschiera Punta della Vipera, collegata al mare tramite canali e composta da una serie di vasche interne per l’allevamento di pesci e molluschi risalente all’età romana. Da non perdere il Museo Civico del Mare e della Navigazione Antica che avvicina il visitatore al tema dell’archeologia subacquea. La storia della navigazione antica è qui raccontata attraverso riproduzioni di vecchi macchinari, anfore e barche romane.
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