Siamo nel borgo Medievale di Bassiano ai piedi del monte Semprevisa, luogo storico ed artistico per eccellenza, per il primo Best Wine “Tra antiche mura”. Una location suggestiva dove enogastronomia, cultura e tradizione si fondono per dare vita ad un evento unico nel suo genere.
Si riparte da qui! Definita la “Perla dei Monti Lepini”, Bassiano è stata scenario di una ripartenza positiva per il rilancio del settore locale enogastronomico. La rassegna ha accolto circa una cinquantina di aziende locali, eccellenze del territorio e prodotti agroalimentari di qualità certificati (DOP, IGP e biologico). E’ stata un’ottima occasione per scoprire un territorio ricco di produzioni agricole e di grandi tradizioni. Un viaggio attraverso la storia che racconta questa cittadina famosa anche per le memorie dell’illustre Aldo Manuzio e per i maestri artigiani che ancora oggi popolano le viuzze con i loro laboratori.
-“Il Best Wine è nato circa 10 anni fa da un’idea di Giuseppe Di Benedetto nella Torre Pontina , il grattacielo di Latina, con una piccola rappresentanza di produttori locali“- racconta Fabio Pacini , filmaker di professione che collabora da qualche anno con Giuseppe per la realizzazione degli eventi. –“ Accomunati da tante passioni, abbiamo deciso di portare la manifestazione tra i borghi più belli e caratteristici del territorio Pontino con l’intento di valorizzare la storicità dei luoghi e creare un legame forte con i prodotti tipici dell’agro pontino” .
Il loro intento, in questa manifestazione, è riuscito benissimo! Il percorso di degustazione articolato all’interno delle mura del piccolo borgo medievale ha fatto vivere un’atmosfera d’altri tempi. Basta girare per i vicoli del borgo per immergersi in profumi antichi. I locali storici, tra cui anche le sale del Comune, hanno fatto da location per i piccoli vignaioli e hanno dato modo di degustare i vini e gli altri prodotti in tutta sicurezza e nel pieno rispetto delle norme per il Covid. Piccole aziende, quasi sconosciute ai più, che hanno avuto l’occasione di lasciarsi apprezzare da un pubblico sempre più attento a qualità e ricercatezza.
Soffermarsi a sorseggiare un calice di vino e lasciarsi catturare dalle storie di questi piccoli produttori. Osservare nei loro occhi la soddisfazione nel raccontare come ottengono i loro vini, quasi a sottolineare l’orgoglio di tanta fatica. Sono perlopiù aziende a conduzione familiare che custodiscono e preservano nei loro vigneti il lavoro di generazioni e che coltivano varietà uniche e autoctone locali. Il filo rosso che le accomuna è sicuramente la presenza di tanti giovanissimi viticoltori, che nelle loro produzioni uniscono le sapienti tecniche ereditate dai loro antenati a tecnologie innovative e rivoluzionarie.
“Tra antiche mura….”proprio così! Come in un abbraccio virtuale ai visitatori e nello stesso tempo l’immagine di uno scrigno che custodisce la ricchezza della tradizione. Le piccole botteghe artigiane sono un tesoro inestimabile e conservano gelosamente antichi mestieri. Basta affacciarsi all’uscio per scorgere i “mastri” intenti nella creazione di oggetti in legno e metallo, ceramiche artistiche e i favolosi strumenti musicali. Un profumo inebriante pervade i vicoli mentre i maestri scalfiscono pezzi di legno pregiati ricavandone chitarre, violini e violoncelli.
E’ questa l’aria che si è respirata sabato 17 e domenica 18 luglio tra i vicoli di Bassiano. Ed è questo lo spirito giusto per ripartire dopo un fermo obbligato dalla pandemia che ha messo in difficoltà il settore enogastronomico. Che sia un nuovo inizio per tutti!